Belfast: scontri
Tra aprile ed agosto, a Belfast, si svolgono le consuete sfilate degi protestanti orangisti per celebrare
la vittoria la vittoria del re Guglielmo III d'Orange, nel 1690, sul rivale cattolico Giacomo II, manifestazioni che culminano con la sfilata del 12 luglio. Per far fronte ad eventuali scontri tra la parte cattolica e quella protestante dell'Irlanda del Nord, Londra aveva già inviato 600 agenti e puntualmente, nella notte di sabato i temuti scontri tra le due fazioni sono avvenuti. Gli orangisti hanno attaccato le forze dell'ordine con lancio di pietre e bottiglie incendiarie mentre la polizia rispondeva con l'uso di idranti e proiettili di gomma. Risultato? 32 poliziotti sono rimasti feriti e un politico locale, membro del Democratic Unionist Party, Nigel Dodds, filo-britannico, protestante e conservatore è rimasto colpito al capo con un mattone mentre chiedeva ai manifestanti di evitare qualunque ricorso alla violenza. “Vergognosi”, così ha definito gli scontri dei manifestanti il capo della polizia Matt Bagott. Gli scontri hanno visto il loro culmine quando le forze dell'ordine, rinforzate da altre 400 unità giunte da Londra, hanno istituito un posto di blocco per evitare che la manifestazione dei protestanti attraversasse l'area cattolica di Ardoyne, nella zona nord di Belfast. Come sempre la frizione che esiste tra le due anime dell'Irlanda si fa sentire più accesa in ricorrenza di queste celebrazioni che, lungi dall'essere occasione di riflessone e dibattito, dopo oltre 4 secoli continua ad essere motivo di violenze. Dopo un così lungo periodo di tempo da quella famosa vittoria degli orangisti non sarebbe più opportuno sedersi a un tavolo di trattative per dare maggiore unità alla Gran Bretagna?
Tag:
Sprintrade Network